Centro Euro-Mediterraneo di Antropologia Interdisciplinare
CEMDAI
Il Centro Euro-Mediterraneo di Antropologia Interdisciplinare, che promuove il Corso di formazione della professione di antropologo, costituisce la prosecuzione del Centro di Studi e Ricerche di Antropologia con orientamento interdisciplinare, nato nel 2001, nel prestigioso Istituto di Formazione e Ricerca sui problemi sociali dello sviluppo (ISVI). Questo Istituto, riconosciuto, con legge della Regione Siciliana del 1979 n.234,come Ente di ricerca,svolgeva la sua attività mediante i programmi dei Centri da cui era costituito, uno dei quali è stato il suddetto Centro di Studi e Ricerche di Antropologia con orientamento interdisciplinare. La sua costituzione fu stimolata da sollecitazioni di studiosi, appartenenti a Paesi diversi, i quali vedevano nella Sicilia, quale porta sud dell’Europa, il luogo geografico per creare un Centro di studi, quasi un “Osservatorio sull’Uomo”
Le proposte venivano non soltanto da studiosi del “Sapere antropologico”ma anche da studiosi di altre Discipline i quali offrivano il loro supporto.
Il Centro poteva disporre di attività pregresse nell’ISVI sin dal 1989, quali ricerche antropologiche,un Archivio di etnofonti patrocinato e sostenuto dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali,un Laboratorio per favorire la fruizione di questo tipo di dati, le etnofonti, corsi di formazione nell’ambito del patrimonio culturale. Attività dirette dalla prof.di Antropologia dell’Università degli Studi di Catania, Maria Elisa Brischetto, poi presidente del Centro che dal 2001, vale a dire appena costituito, si avvale di un Comitato scientifico formato da cinque antropologi fra i più prestigiosi nomi italiani e di adesioni nazionali e internazionali. Adesso bisognava misurarsi con una finalità di base, quella cioè dell’Incontro e del confronto fra Studiosi ed Esperti su questioni urgenti che investono in modo crescente l'Essere Umano nelle società, nell’Ambiente tutto. Mettere in atto un osservazione mirata in termini non soltanto esistenziali-fenomenologici ma anche in termini di “Essere Umano” come”Essere finito”.
Affichè questa finalità di base del Centro potesse permearne l’attività era necessario che nell’uso delle diverse metodologie si desse maggior spazio alla interdisciplinarietà mediante la quale si può valorizzare dalla semplice comunicazione di idee, alla mutua integrazione di concetti, all’organizzazione delle ricerche, dei metodi, dei dati, alla formazione.Tutto ciò sempre nella prospettiva concettuale e metodologica delle rispettive discipline che rappresentano il patrimonio interpretativo e conoscitivo essenziale che nel Centro deve trovare allocate le diverse sensibilità e provenienze geo-socio-culturali nell’articolazione delle sue varie forme.
Nel senso più largo si confronteranno persone con diversi tratti materiali, spirituali, intellettuali .
L’attività del Centro deve essere coordinata con le Autorità di competenza.
Gli interlocutori fondamentali sono gli Istituti scientifici, prime le Università e gli Organismi internazionali, oltrechè gli Enti che nelle società determinano sviluppo.
Dopo tre anni,di intesa con la Direzione dell’ISVI, il Centro assume autonomia giuridica mediante Atto notarile del 22 dicembre 2004 con la nuova denominazione di Centro Euro-Mediterraneo di Antropologia Interdisciplinare, mantenendo le finalità e il carattere scientifico.
Il Corso di formazione per la professione di antropologo ha richiesto due anni di studio .
CEMDAI
Il Centro Euro-Mediterraneo di Antropologia Interdisciplinare, che promuove il Corso di formazione della professione di antropologo, costituisce la prosecuzione del Centro di Studi e Ricerche di Antropologia con orientamento interdisciplinare, nato nel 2001, nel prestigioso Istituto di Formazione e Ricerca sui problemi sociali dello sviluppo (ISVI). Questo Istituto, riconosciuto, con legge della Regione Siciliana del 1979 n.234,come Ente di ricerca,svolgeva la sua attività mediante i programmi dei Centri da cui era costituito, uno dei quali è stato il suddetto Centro di Studi e Ricerche di Antropologia con orientamento interdisciplinare. La sua costituzione fu stimolata da sollecitazioni di studiosi, appartenenti a Paesi diversi, i quali vedevano nella Sicilia, quale porta sud dell’Europa, il luogo geografico per creare un Centro di studi, quasi un “Osservatorio sull’Uomo”
Le proposte venivano non soltanto da studiosi del “Sapere antropologico”ma anche da studiosi di altre Discipline i quali offrivano il loro supporto.
Il Centro poteva disporre di attività pregresse nell’ISVI sin dal 1989, quali ricerche antropologiche,un Archivio di etnofonti patrocinato e sostenuto dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali,un Laboratorio per favorire la fruizione di questo tipo di dati, le etnofonti, corsi di formazione nell’ambito del patrimonio culturale. Attività dirette dalla prof.di Antropologia dell’Università degli Studi di Catania, Maria Elisa Brischetto, poi presidente del Centro che dal 2001, vale a dire appena costituito, si avvale di un Comitato scientifico formato da cinque antropologi fra i più prestigiosi nomi italiani e di adesioni nazionali e internazionali. Adesso bisognava misurarsi con una finalità di base, quella cioè dell’Incontro e del confronto fra Studiosi ed Esperti su questioni urgenti che investono in modo crescente l'Essere Umano nelle società, nell’Ambiente tutto. Mettere in atto un osservazione mirata in termini non soltanto esistenziali-fenomenologici ma anche in termini di “Essere Umano” come”Essere finito”.
Affichè questa finalità di base del Centro potesse permearne l’attività era necessario che nell’uso delle diverse metodologie si desse maggior spazio alla interdisciplinarietà mediante la quale si può valorizzare dalla semplice comunicazione di idee, alla mutua integrazione di concetti, all’organizzazione delle ricerche, dei metodi, dei dati, alla formazione.Tutto ciò sempre nella prospettiva concettuale e metodologica delle rispettive discipline che rappresentano il patrimonio interpretativo e conoscitivo essenziale che nel Centro deve trovare allocate le diverse sensibilità e provenienze geo-socio-culturali nell’articolazione delle sue varie forme.
Nel senso più largo si confronteranno persone con diversi tratti materiali, spirituali, intellettuali .
L’attività del Centro deve essere coordinata con le Autorità di competenza.
Gli interlocutori fondamentali sono gli Istituti scientifici, prime le Università e gli Organismi internazionali, oltrechè gli Enti che nelle società determinano sviluppo.
Dopo tre anni,di intesa con la Direzione dell’ISVI, il Centro assume autonomia giuridica mediante Atto notarile del 22 dicembre 2004 con la nuova denominazione di Centro Euro-Mediterraneo di Antropologia Interdisciplinare
Il Corso di formazione per la professione di antropologo ha richiesto due anni di studio .
