Obiettivi formativi del Corso
Obiettivo del Corso è dare una solida ed articolata preparazione per la pratica della professione di antropologo in questo nuovo scenario mondiale.
Una professione che deve rispondere alla crescente richiesta, determinata dai processi innescati dalla multiculturalità, proveniente da organismi ed ambiti diversi. Questa figura professionale, in Italia, risente di notevoli ritardi rispetto alla sua costituzione in altri Paesi. Questo significa anche che essa non è passata attraverso le fasi a cui è soggetta ogni professione e pertanto deve definirsi, improvvisamente, in un periodo storico particolarmente complesso in cui i” contatti socio-culturali” stanno assumendo un ruolo determinante in molti organismi, istituzioni, enti, internazionali, nazionali, locali, intervenendo sul piano politico – economico mondiale.
Inoltre alla storia di questa professione in Italia è mancata la presa di coscienza della funzione che essa poteva avere negli stessi Paesi industrializzati occidentali dove il tessuto culturale si presenta alquanto diversificato. Pur essendo questo genere di ricerca scientifica avviata da tempo nelle università italiane rimaneva slegata da qualsiasi applicazione.
Gli obiettivi formativi del Corso devono permettere di operare nelle suddette realtà, oggi investite in buona parte da processi di mondializzazione. La specificità dei contenuti sta nel dovere coprire un genere di percorso formativo i cui poli sembrano contrapporsi : se da un lato ha una rilevanza di base la formazione dell’antropologo nella sua individualità,dall’altro egli deve essere pronto a muoversi in scenari che uniscono in un’unica visione l’economia, la geopolitica, la religione, la parcellizzazione, la globalizzazione e quant’altro si va disegnando nella scenario mondiale
Un esempio del primo polo è dato dalla necessità di sviluppare ed esercitare l’interesse del corsista alla conoscenza di modi vita di altri popoli, un esercizio che contribuisce a dare flessibilità alla sua struttura mentale, pervenendo prima di tutto alla consapevolezza dei propri modi di vita, del proprio sé culturale, per poi confrontarsi con la propria identità; processi necessari per comprendere ed attualizzare poi la riflessione sulla natura delle” realtà interculturali” in cui svolgere il lavoro. Il secondo polo, richiede di conseguire anche una formazione che permetta di interagire con le componenti che disegnano le realtà e le loro evoluzioni, un genere di formazione affidata alla interdisciplinarietà fondante del Centro. Obiettivo di riferimento è mirare ad una antropologia applicata, dello sviluppo, del confronto con l’alterità.
Questo genere di obiettivi riguardano fondamenti della professione in cui la “lettura”della realtà osservata diventa”costruzione di senso”.
Il Corso quindi intende dare quelle conoscenze teoriche, applicate, tecniche, essenziali e diversificate che permettano all’antropologo di operare con competenza nei paesi in cui egli deve inserirsi .

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